“Tre piani” di Nanni Moretti

MurielB Sam 27 Nov - 22:14

Questo film intimo descrive con grande sottigliezza la vita in un edificio di tre piani. Lucio e Sara vivono al piano terra dell'edificio. Spesso affidano la loro figlia Francesca di sette anni ai loro anziani vicini di casa, Giovanna e Renato. Una sera, Renato scompare con il bambino per diverse ore. Quando i due vengono finalmente trovati, Lucio teme che sia successo qualcosa di terribile a sua figlia. La sua paura diventa un'ossessione[2].

Sopra, Monica, la moglie di Giorgio che è costantemente all'estero per lavoro, sta per diventare madre. Combatte una battaglia silenziosa contro la solitudine e la paura di diventare come sua madre, che è ricoverata in ospedale per malattia mentale. Quando Giorgio ritorna, potrebbe essere troppo tardi.

All'ultimo piano vivono Dora e Vittorio, entrambi magistrati, e il loro figlio ventenne, Andrea. Una notte il ragazzo, guidando ubriaco, uccide una donna. Spaventato, chiede ai suoi genitori di aiutarlo ad evitare la prigione. Vittorio ritiene che suo figlio debba essere processato e condannato. La tensione tra i due esplode, creando un punto di non ritorno. Vittorio costringe Dora a scegliere tra lui e il loro figlio[2].

MurielB Dim 28 Nov - 9:55

Or
Ciao a tutti
Dopo il riassunto trovato su internet vi scrivo quello che ho provato dopo aver visto questo film dove la vita dei protagonisti assomiglia alla nostra. Li comprendiamo così tanto ! L'amore immenso di una madre e l'iperprotezione di un padre possono essere distruttivi
Per esempio, Lucio ha così paura che Renato abbia abusato della sua piccola Francisca che diventa ossessionato e paradossalmente stupra un altra adolescente
Dora è stata così protettiva con suo figlio Andrea che non capisce che investire qualcuno, mentre è ubriaco, è un crimine;
Ci sono anche molte rotture: il divorzio di Lucio e Sarah, la determinazione della loro figlia a studiare in Spagna, Andrea che taglia ogni contatto con i suoi genitori, etc.
C'è la follia: la malattia di Alzeihmer di Renato, la malattia post partum di Monica e sua madre, etc.
Ci sono anche le nascite e le morti che trasformano la nostra vita quotidiana. Le nascite che non possiamo affrontare (Monica con la sua malattia post partum è lasciata sola con il suo bambino. Capiamo molto bene che accoglie fortunatamente un'altra donna che l'aiuta a fare il bagno. Le manca sua madre e ha bisogno di un'altra donna che le dica che è una buona madre) e i lutti che non possiamo affrontare (l'uomo la cui moglie è stata investita). I traslochi che ci spingono a lasciare tutto (Sara dopo il suo divorzio).
Mi è piaciuto ascoltare il film in italiano classico dove la vita, simboleggiata dalla danza spesso presente nel film, è più forte di qualsiasi altra cosa. Bisogna solo rendersi conto che questo film,come indica il titolo, ha tre livelli di comprensione come i tre piani del titolo

“Tre piani” di Nanni Moretti

“Tre piani” di Nanni Moretti

Re: “Tre piani” di Nanni Moretti