Sound of freedom regista Alejandro Monteverde

L’ho appena visto all’Ucicinema di Montano Lucino, a Como e ne vale davvero la pena, sia perché è un film di denuncia contro il traffico di bambini a scopo sessuale, sia perché è importante farlo circolare in modo che tutti lo possano vedere e attivarsi contro tale aberrante e scandaloso crimine internazionale. Il film si ispira a una storia vera, il rapimento di due bambini in Honduras ad opera di un’ex miss che inganna il padre dei bambini promettendogli un contratto di moda per bambini e invece li consegna ad associazioni criminali che li vendono all’estero a ricchi pedofili. Nel mondo c’è un giro di milioni di dollari nel traffico e nella vendita di bambini ridotti in schiavitù. Però, grazie a Tim Ballard, un agente speciale della California che lavora per la sicurezza interna dello Stato, fortemente colpito dalla tratta di bambini, s’impegna a combatterla con azioni oltremodo coraggiose, con sottili strategie intelligenti ma pericolose, riesce alla fine a salvare 54 bambini e i due fratellini protagonisti del film, Rocío e Miguel e consegnarli al padre distrutto dal dolore. Il film comincia e finisce con un canto triste cantato da Rocío, detto da un personaggio Canto della libertà.

Diretto da Alejandro Monteverde con attore protagonista Jim Caveziel, interprete di Gesù nella Passione di Cristo diretto da Mel Gibson, il film fatica ad essere distribuito nel mondo perché indipendente e molto ostacolato e dunque è importante che tutti noi contribuiamo a diffonderlo andando a vedere il film non per riempire il botteghino quanto per far conoscere il problema a più persone possibile e possa contribuire a creare un movimento di reazione e di difesa  dei bambini che devono avere il diritto di vivere la loro innocenza e libertà. È quello che dice Gim Caveziel alla fine del film quando invita tutti a copiare il Qrcode che si vede a schermo per maggiori dettagli informativi.

                                                 IO LO STO FACENDO, FATELO ANCHE VOI